

La facciata è caratterizzata dalla presenza dell’ampio rosone e dei tre portali. Al centro è situato l’ingresso solenne, detto portale del Re o della Fede Mistica. È consacrato alla latria, all’adorazione di Dio. Sul timpano è posta una figura di Cristo in Gloria, con la mano sollevata nell’atto di benedire. A destra si trova il portale della Nascita che presenta la statua di Maria con Gesù Bambino. Tutt’intorno sono presentate le sette arti liberali e i saggi che le introdussero in Europa: la musica e Pitagora, la grammatica e Donato, l’astronomia e Tolomeo, l’aritmetica e Boezio, la geometria ed Euclide, la retorica e Cicerone ed infine la dialettica, portata da Aristotele. Il portale della sinistra è invece detto delle Età e raffigura, scolpita nel timpano, l’ Ascensione di Cristo. Le colonne che separano le tre porte sono ornate da statue dei re e delle regine di Giuda.
La pianta
La pianta della cattedrale è quella tipica degli edifici gotici francesi dello stesso periodo. È la pianta che più o meno si ritrova a Soissons, Reims, Amiens. È disposta su tre navate che si interrompono col transetto per dar spazio a un doppio deambulatorio la cui vastità è pari a quella della prima parte della chiesa. Il deambulatorio più interno contiene il coro mentre quello verso l’esterno, diviso in due navate, presenta una serie di tre cappelle a raggiera. La chiesa è la più grande e monumentale realizzazione gotica in Francia: è lunga 200 metri all’esterno, 130 all’interno; la navata centrale raggiunge un’altezza di 37 metri, superiore a quella della navata di Notre Dame a Parigi; le guglie delle due torri, completamente asimmetriche, superano i 115 metri e si elevano sopra ogni altro edificio della città.
Caratteristiche della cattedrale
La cattedrale, nonostante la straordinaria altezza delle volte, non dà l’impressione di tendere al cielo ma anzi sembra pesante e imponente. Gli enormi contrafforti dell’aula sono soprattutto una dimostrazione di forza e sembra caduto in secondo piano la loro funzione di sostegno alle volte.
Le vetrate e la luce all’interno della cattedrale
Le splendide vetrate sono giunte fino a noi grazie alla fortunata idea di smontarle e riporle in luogo sicuro durante i bombardamenti della seconda Guerra Mondiale. Evitarono così la disastrosa fine che toccò ad altri gioielli gotici, ad esempio alle vetrate della Cattedrale di Colonia.
La presenza di ampie vetrate nelle pareti delle cattedrali è un’innovazione del gotico che abbandona le imponenti e pesanti masse murarie tipiche del romanico. È possibile costruire le vetrate grazie al perfezionamento dei sistemi di sostegno che portano a scaricare il peso delle volte su pilastri e colonne sempre minori e più piccoli ma disposti secondo una maggiore consapevolezza. A Chartres queste tecniche hanno permesso di realizzare una superficie di due mila metri quadrati di vetrate che hanno due caratteristiche particolarissime. Innanzitutto risplendono con la stessa intensità a qualsiasi ora del giorno, sia nella penombra del crepuscolo sia nella piena luce del meriggio. Inoltre le vetrate, pur di una policromia sorprendente, proiettano il proprio colore con una luminosità diffusa dando un colore sul blu all’interno.
Il suono
Oltre agli splendidi effetti di luce riscontrabili all’interno della cattedrale, il pozzo druidico e la volta che lo sormonta( che ha la stessa altezza della sua profondità), trasformano l’edificio in una specie di strumento musicale che amplifica le onde vibratorie legate ai torrenti che si troverebbero all’interno della collina. Secondo alcuni studiosi sotto la cattedrale si aprono a ventaglio quattordici corsi d’acqua, probabilmente costruiti dall’uomo. Questi torrenti rappresenterebbero le sette colombe a due becchi che si trovano al fianco della Madonna Nera che, infatti, per esteso è chiamata Nostra Signora Sotto la Terra.
La scultura dell’Arca dell’Alleanza
Su una colonna del portico sud della cattedrale è rappresentata l’Arca dell’Alleanza, il sacro raccoglitori nel quale, secondo la tradizione, furono poste le tavole dei Dieci Comandamenti consegnate da Dio a Mosè sul Monte Sinai. L’Arca fu custodita nel tempio di Salomone dove fu lasciata anche dopo la distruzione del tempio operata dalle truppe romane di Traino. Proprio nelle vicinanze delle rovine del tempio si accamparono i Templari durante il breve periodo del dominio cristiano di Gerusalemme. Secondo alcuni storici la cattedrale fu costruita proprio per ospitare l’Arca e alcuni altri manoscritti che i Templari avrebbero dovuto trovare in Terra Santa, molti dei quali verranno poi scoperti in una grotta sulle rive del Mar Morto nel 1947 e 1956.
La pianta
La pianta della cattedrale è quella tipica degli edifici gotici francesi dello stesso periodo. È la pianta che più o meno si ritrova a Soissons, Reims, Amiens. È disposta su tre navate che si interrompono col transetto per dar spazio a un doppio deambulatorio la cui vastità è pari a quella della prima parte della chiesa. Il deambulatorio più interno contiene il coro mentre quello verso l’esterno, diviso in due navate, presenta una serie di tre cappelle a raggiera. La chiesa è la più grande e monumentale realizzazione gotica in Francia: è lunga 200 metri all’esterno, 130 all’interno; la navata centrale raggiunge un’altezza di 37 metri, superiore a quella della navata di Notre Dame a Parigi; le guglie delle due torri, completamente asimmetriche, superano i 115 metri e si elevano sopra ogni altro edificio della città.
Caratteristiche della cattedrale
La cattedrale, nonostante la straordinaria altezza delle volte, non dà l’impressione di tendere al cielo ma anzi sembra pesante e imponente. Gli enormi contrafforti dell’aula sono soprattutto una dimostrazione di forza e sembra caduto in secondo piano la loro funzione di sostegno alle volte.
Le vetrate e la luce all’interno della cattedrale
Le splendide vetrate sono giunte fino a noi grazie alla fortunata idea di smontarle e riporle in luogo sicuro durante i bombardamenti della seconda Guerra Mondiale. Evitarono così la disastrosa fine che toccò ad altri gioielli gotici, ad esempio alle vetrate della Cattedrale di Colonia.
La presenza di ampie vetrate nelle pareti delle cattedrali è un’innovazione del gotico che abbandona le imponenti e pesanti masse murarie tipiche del romanico. È possibile costruire le vetrate grazie al perfezionamento dei sistemi di sostegno che portano a scaricare il peso delle volte su pilastri e colonne sempre minori e più piccoli ma disposti secondo una maggiore consapevolezza. A Chartres queste tecniche hanno permesso di realizzare una superficie di due mila metri quadrati di vetrate che hanno due caratteristiche particolarissime. Innanzitutto risplendono con la stessa intensità a qualsiasi ora del giorno, sia nella penombra del crepuscolo sia nella piena luce del meriggio. Inoltre le vetrate, pur di una policromia sorprendente, proiettano il proprio colore con una luminosità diffusa dando un colore sul blu all’interno.
Il suono
Oltre agli splendidi effetti di luce riscontrabili all’interno della cattedrale, il pozzo druidico e la volta che lo sormonta( che ha la stessa altezza della sua profondità), trasformano l’edificio in una specie di strumento musicale che amplifica le onde vibratorie legate ai torrenti che si troverebbero all’interno della collina. Secondo alcuni studiosi sotto la cattedrale si aprono a ventaglio quattordici corsi d’acqua, probabilmente costruiti dall’uomo. Questi torrenti rappresenterebbero le sette colombe a due becchi che si trovano al fianco della Madonna Nera che, infatti, per esteso è chiamata Nostra Signora Sotto la Terra.
La scultura dell’Arca dell’Alleanza
Su una colonna del portico sud della cattedrale è rappresentata l’Arca dell’Alleanza, il sacro raccoglitori nel quale, secondo la tradizione, furono poste le tavole dei Dieci Comandamenti consegnate da Dio a Mosè sul Monte Sinai. L’Arca fu custodita nel tempio di Salomone dove fu lasciata anche dopo la distruzione del tempio operata dalle truppe romane di Traino. Proprio nelle vicinanze delle rovine del tempio si accamparono i Templari durante il breve periodo del dominio cristiano di Gerusalemme. Secondo alcuni storici la cattedrale fu costruita proprio per ospitare l’Arca e alcuni altri manoscritti che i Templari avrebbero dovuto trovare in Terra Santa, molti dei quali verranno poi scoperti in una grotta sulle rive del Mar Morto nel 1947 e 1956.
Il labirinto dell’iniziato
Un altro particolare simbolo esoterico che si ritrova all’interno della cattedrale è il labirinto dell’iniziato, un disegno circolare realizzato in lastre bianche e nere che occupa parte del pavimento della navata centrale. Percorrere il labirinto a piedi nudi o in ginocchio, ed in un cerchio di soli 13 metri si sviluppa un percorso di ben 261 metri, doveva servire per ottenere l’indulgenza oppure era una forma sostituiva i un pellegrinaggio verso Gerusalemme. Labirinti simili risalgono già al periodo neolitico.
Labirinti simili risalgono già al periodo neolitico. Secondo alcuni studi lungo il labirinto veniva eseguita una danza rituale, di origini islamiche, durante le feste equinoziali, quando pulsavano violentemente le torrenti telluriche.


